Erano tutti miei figli

“All My Sons” di Arthur Miller è Ambientato in America nel 1948. Joe Keller è un ricco imprenditore che, durante la seconda guerra mondiale, ha venduto all’aeronautica militare americana una partita di pezzi di ricambio difettosi causando la morte di ventuno giovani piloti. Ne segui’ un grosso scandalo ed un processo nel quale solo il suo socio fu condannato. Nello stesso tempo il figlio Larry, pilota d’aerei, viene dato per disperso. Kate, la madre, non riesce ad accettarne la morte e continua ad aspettarlo.
L’altro figlio dei Keller, Chris, che collabora nella fabbrica oramai riavviata, invita la storica fidanzata del fratello con l’intenzione di chiederla in moglie. Ann, una giovane moderna e indipendente, è la figlia di Steve, il socio di Joe incriminato e attualmente in carcere. Il matrimonio di Ann e Chris è ostacolato dalla madre Kate, che si ostina a credere possibile il ritorno di Larry e dal fratello di Ann, George che intanto è diventato avvocato. George, dopo una visita fatta al padre in carcere, arriva in casa Keller come un oscuro presagio. Fa rivelazioni inquietanti scompaginando gli equilibri.
Il nodo giunge al pettine quando, dopo una lite furiosa, Ann rivela di avere le prove della morte certa di Larry, gettando la famiglia Keller nella disperazione.